Sgarzi per l’arte

“L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.” (Pablo Picasso)

Per definizione, l’arte, nel suo significato più esteso, è da intendersi come ogni attività umana che porta a forme di creatività e di espressione estetica, a riprova o esaltazione del talento inventivo e della capacità espressiva. Pitturasculturaarchitetturafotografiamusicacinemateatroscrittura (prosa e poesia), danza e letteratura. Ogni attività va a rinforzare il concetto di arte, elevandolo a pura espressione del sentimento di chi la genera.

Anche noi di Sgarzi Packing, in un senso tutto nostro, siamo artisti. Ascoltiamo le esigenze, anticipiamo i tempi e realizziamo soluzioni per il packaging completamente su misura, creando opere che non hanno eguali. Dalla passione per l’attività creativa nasce la nostra volontà di finanziare e di collaborare con l’Associazione Bruno Pinto, un progetto che vuole diffondere e difendere un’arte rivoluzionaria e anticonvenzionale, così come il ricordo del suo creatore.

In quanto azienda attiva nel territorio di Bologna siamo da sempre molto legati a ogni aspetto inerente alla sua valorizzazione. L’arte è sicuramente un ambito ampio e variegato, ma non c’è alcun dubbio che sia in grado di arricchire la nostra mente e la nostra anima.

Come per altri progetti intrapresi nel tempo, che esulano dal nostro principale core business, abbiamo colto l’occasione per fare la nostra parte. In sostanza, volevamo far parte di qualcosa di più grande, dando un valido contributo a una Terra che non si è mai risparmiata nel suo essere generosa.

Breve biografia di Bruno Pinto

Bruno Pinto nasce a Roma il 20 agosto del 1935.

Sin da giovanissimo si dimostra irrequieto di fronte alle regole imposte dalla società. Inizia a dipingere e a utilizzare le prime tecniche grafiche, grazie all’insegnamento di Francesco Cetara, artista e direttore della Scuola Rinascita di Roma. Le prime soddisfazioni non tardano ad arrivare e nel 1955 una selezione di sue acqueforti viene esposta alla Quadriennale di Roma, per poi essere acquisita dalla Calcografia Nazionale.

Negli anni ’60 si trasferisce presso il Borgo dell’Abbazia di Monteveglio, nei pressi di Bologna. Monteveglio è un vero e proprio toccasana per l’artista, che proprio nell’ambiente fuori dal tempo dell’Abbazia darà origine al suo lavoro più rappresentativo: Il Ceppo (olio su tela, 1966). Nonostante il susseguirsi di varie vicissitudini, Bruno Pinto rimarrà sempre molto legato al territorio di Bologna. Nel 2015 il Museo di Arte Moderna di Bologna (MAMbo) gli dedica una mostra personale corredata di focus e incontri di approfondimento. Sarà sempre il bolognese a salutarlo per l’ultima volta, quando morirà all’improvviso il 24 novembre 2018, a Sasso Marconi.

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